Simple & chic

Sono curiosa per natura, amante del bello e grande estimatrice dell’eleganza non ostentata. Per me, vivere la casa significa gustarne i ritmi, le atmosfere, i piccoli grandi segreti celati tra le sue mura. Ecco perchè credo che ricevere con gusto sia un modo gentile e generoso per dare il miglior benvenuto al proprio ospite. Un tempo quest’arte era considerata quasi alla stregua di un autentico dovere per la padrona di casa, che aveva il compito di conoscere alla perfezione tutte le norme in auge per una decorosa ospitalità. Oggi temo che si sia persa un po’ questa usanza, a causa dei tempi molto frenetici e di una società che ha modificato il proprio assetto fin nel midollo. La vita, per certi versi, si è spogliata di tutti i formalismi e le pesantezze, e questo è un bene, ma per altri, si è quasi “ridicolizzata”, perdendo molto del suo valore intrinseco. Abitudini sane, basate su buone regole di educazione civile, sono scomparse, per lasciare il posto ad una serie infinita di culture antropomorfe, vuote, esasperate da messaggi comunicativi eccessivi e fittizi.
Il mio lavoro risente molto delle filosofie che porto nel cuore, persino in Quieta Radura si avverte la nostalgia per la tradizione e quel rinnovato desiderio di semplicità in grado di arricchire la vita. Ci hai mai pensato? Il filo conduttore, la carta vincente è sempre e solo la semplicità. Così scontata, conosciuta e apprezzata, e così irraggiungibile. Nell’arredamento, nel savoir vivre, in ogni aspetto della casa, se manca l’ingrediente di base, mancherà sempre la risposta risolutiva, ça va sans dire.
La semplicità, come l’eleganza, non è solo un fattore estetico influenzato da variabili esterne, ma un anello di congiunzione interiore tra la mente e il cuore. Applicarla alla vita di tutti giorni, alle occasioni più formali e a quelle decisamente informali, ti donerà tutta la leggerezza e preziosa amabilità che sono parte inscindibile di quella che io amo definire regalità interiore.
Dunque, per ricevere con stile in qualsiasi circostanza, è necessaria una buona dose di cordialità e disinvoltura. Accessori da tavola e un gustoso menù faranno il resto. Non amo il rigore e la freddezza di alcuni cerimoniali, ma credo che, con un impegno minimo e una sapiente nonchalanse, sia possibile vivere ogni convenzione come se fosse un gesto naturale e spontaneo.
Uso definire questa concezione “simple & chic”, poiché la semplicità non esclude l’eleganza, anzi, penso che siamo complementari l’una all’altra. E non c’è nulla di più bello di un momento di convivialità vissuto rispettando la raffinatezza, senza rinunciare alla freschezza della sobrietà.

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10 Aprile 2015
 
 

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